Una dieta multifattoriale, ispirata alla dieta mediterranea, riduce l’accumulo di grasso nel pancreas e migliora la sua capacità di produrre insulina. Questo è il risultato di una ricerca condotta dall'Unità di Diabete, Nutrizione e Metabolismo dell’Università Federico II, in collaborazione con l'IRCSS SYNLAB SDN e l'Istituto di Biostrutture e Bioimmagini del CNR di Napoli, pubblicato su Diabetes Care, la principale rivista americana di diabetologia. 

Prof. Giovanni Annuzzi
“Quando il grasso è in eccesso si accumula, oltre che nel tessuto adiposo, anche in organi in cui non ci dovrebbe essere, come fegato, pancreas, cuore e muscolo, e questo accumulo altera alcune funzioni principali dei vari organi". Un dieta ricca di fibre e alimenti a basso indice glicemico (legumi, verdura, cereali integrali e frutta), acidi grassi monoinsaturi (presenti nell'olio extra vergine d'oliva), acidi grassi omega 3 e omega 6 (derivanti dal pesce grasso e dalla frutta secca a guscio), vitamine e polifenoli (frutta, verdura, tè, caffè), ha fatto registrare in soli due mesi un calo del 10% del grasso pancreatico in pazienti affetti da diabete 2 e un incremento della secrezione insulinica del 30%.”

Dott.ssa Lutgarda Bozzetto

“Risultati fino ad ora raggiungibili solo con una drastica riduzione del peso corporeo, difficile da ottenere e mantenere a lungo tempo”

Prof.ssa Angela Rivellese
"Le ricadute cliniche derivanti dai risultati di questo studio sono enormi Infatti, adottare una dieta ispirata alla tradizione mediterranea può indurre anche un miglioramento della secrezione precoce di insulina dopo i pasti, considerato uno dei meccanismi principali che portano al diabete tipo 2".

Conclusione: ( Dott. G. Della Pepa) questa dieta può contribuire significativamente alla riduzione reale del rischio di diabete nella popolazione e della progressione della malattia in chi è già diabetico.

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