Eritemi solari: cosa fare e come prevenirli

I primi caldi sono alle porte e così anche i momenti per dedicarsi al relax e prendere un po’ di sole.

Tuttavia, anche in questi momenti di riposo è utile tenere a mente qualche accortezza, in modo da evitare eritemi o disturbi cutanei dovuti a lunghe esposizioni ai raggi solari.

Abbiamo affrontato questa tematica insieme alla Dott.ssa Marta Valsecchi, Specialista in Dermatologia e Venereologia presso il Medical Center SYNLAB San Nicolò di Como.

Quando prendiamo il sole, è facile incorrere in arrossamenti o eritemi solari, ovvero infiammazioni della pelle dovute proprio alla sovraesposizione della pelle ai raggi ultravioletti (UV).

Queste infiammazioni si manifestano più facilmente quando la nostra pelle non è adeguatamente protetta o durante le prime tintarelle, quando ancora la pelle non ha accumulato una quantità sufficiente di melanina.

Tra i sintomi tipici dell’eritema, ricordiamo:

Arrossamento
• Gonfiore e/o secchezza cutanea
• Bruciore
• Prurito e forte sensibilità della pelle al tatto

Inoltre, secondo le diverse cause e la loro eziologia possiamo classificare i tipi di eritemi che variano dalle semplici scottature a vere e proprie ustioni.

Ma guardando all'età, chi è più a rischio?

Ovviamente i bambini. Sicuramente sotto ai tre anni è indicato non esporli affatto alla luce diretta. Almeno, non in pieno giorno e mai senza la maglietta o il cappellino e gli occhiali da sole. Importante anche avere cura di usare più volte e in dosi generose una crema protettiva 50+.

Gli anziani, invece, non sono soggetti particolarmente deboli per quanto riguarda eritemi e scottature. Devono piuttosto stare attenti a non disidratarsi.

Per loro la protezione solare è comunque vivamente consigliata perché presentano un rischio più elevato di sviluppare dei tumori alla pelle nelle zone che sono cronicamente esposte alla luce solare (capo, viso, collo) ed altre patologie correlate.

Attenzione ai melanomi!

Come spiega la Dottoressa, “l'eritema è l'effetto visibile, acuto e immediato. Ma a un livello più nascosto, in particolare dentro alle cellule, si possono sviluppare delle mutazioni generate dai radicali liberi e dalle radiazioni solari. È come se questi effetti venissero tenuti in memoria dalle cellule della pelle. Sono lesioni che si sommano a quelle precedenti, anno dopo anno, scottatura dopo scottatura”.

E ancora “ciò che può insorgere non si vede, non subito almeno. Ma perfino il DNA subisce un danno e a furia di accumularsi queste lesioni si tramutano in altro; per esempio, in tumori della pelle. I melanomi sono i più noti e temibili, ma esistono molte altre forme tumorali. Per esempio, il carcinoma basocellulare che è direttamente causato dalle successive modifiche create dai danni del sole al DNA delle cellule basali nello strato più esterno della cute”.

Tutti buoni motivi per proteggersi dalle radiazioni ultraviolette.

Ma come fare?

Innanzitutto, risulta utile evitare l'esposizione della pelle soprattutto nelle ore centrali della giornata (12-16), con uno schermo fisico se necessario (come maglietta, cappello e occhiali da sole). Inoltre, è consigliato un filtro idratante ad alta protezione contro i raggi UVA e UVB, ovvero la crema solare; indicata la protezione 50+, il massimo grado in commercio.

E per chi ha la pelle più chiara?

Molte persone hanno una pelle iper-reattiva - sottolinea la Dottoressa Valsecchi - molto chiara, bianco latte. “Pur prendendo le adeguate protezioni questi soggetti si scottano comunque. È un fatto naturale, familiare. Dipende dalla melanina che i nostri genitori o progenitori ci hanno trasmesso e dato in ereditàÈ genetica: meno melanina uguale meno protezione. A queste persone possiamo consigliare l'uso di integratori con vitamine e antiossidanti naturali che aiutano la pelle a difendersi".

Eritema solare: cosa fare in caso di scottatura?

Solitamente gli eritemi solari regrediscono in autonomia dopo qualche giorno (4-5).

In questo lasso di tempo, è bene evitare nuove esposizioni al sole, procedendo con impacchi di acqua fresca e prodotti lenitivi specifici.

È bene comunque favorire una corretta idratazione e un’alimentazione ricca di betacarotene e vitamina E, capaci di stimolare la produzione di melanina.

Infine, ma non per importanza, è bene consultare uno Specialista in Dermatologia per verificare lo stato della pelle e scegliere la terapia più adatta, anche e soprattutto in presenza di scottature importanti o vescicole.


Dermatologia: in quali Centri SYNLAB trovarla?

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📍Centro SYNLAB Prato - Via Botticelli n. 87

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CAMPANIA

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