L’inizio dell’anno nuovo porta con sé la lista dei buoni propositi: tra questi, compare sempre l’immancabile “fare attenzione alla dieta quotidiana”.
Spinte dunque dalla volontà di ritornare in forma dopo le festività natalizie o già proiettate verso l’estate, molte persone, erroneamente, ricorrono alla “dieta fai da te” mettendo in pratica leggende metropolitane su particolari alimenti e/o abitudini che, però, non corrispondono alla realtà. Quando si parla di dieta è importante farsi seguire da un esperto e, soprattutto, è raccomandabile iniziare facendo analisi adeguate, per avere una “fotografia” del nostro sistema metabolico. Insomma, conoscere è il primo passo per agire nella direzione giusta!
Per questo motivo, Synlab ha creato IUNIC: un nuovo protocollo che, grazie allo studio del DNA e alla corretta interpretazione dei dati associati a particolari esami del sangue, può orientare lo stile di vita e mettere in campo strategie preventive per conservare la salute e migliorare l’equilibrio psicofisico. Tra le diverse analisi, IUNIC Metabolic è il test mirato per conoscere le condizioni che favoriscono alterazioni del metabolismo e l’aumento di peso: dunque, un punto di partenza affidabile e concreto prima di iniziare qualsiasi tipo di dieta.
L’analisi dei processi metabolici rappresenta un’informazione fondamentale per comprendere quale meccanismo possa costituire una difficoltà nel calo ponderale:
- I test genetici (il prelievo si effettua con un bastoncino di ovatta passato nella bocca) analizzano determinati polimorfismi per individuare eventuali predisposizioni genetiche che favoriscono alterazioni del metabolismo
- i test biochimici (esami del sangue) consentono di verificare la presenza o assenza di specifiche condizioni, nell’ottica di un inquadramento complessivo finalizzato al calo ponderale.
Per una corretta analisi, IUNIC Metabolic si compone quindi di un pacchetto di esami Genetici (Metabolic Check DNA) e di un pacchetto di esami biochimici (Metabolic Check Up).
Ecco gli aspetti analizzati da IUNIC Metabolic:
- Sensibilità alla dieta: la genetica può aiutare ad individuare opportune scelte dietetiche, basate su solide considerazioni scientifiche. In questo modo, il calo di peso potrà risultare facilitato ed ottimizzato.
- Capacità metabolica: l’analisi dei processi metabolici rappresenta un’informazione fondamentale per comprendere quale meccanismo possa costituire una difficoltà nel calare di peso. Per eliminare l’eccesso di grasso corporeo, l’organismo umano deve “bruciare” i grassi all’interno dei mitocondri. Il test, dunque, fornisce informazioni utili per un inquadramento che aiuti a comprendere gli ostacoli alla perdita di peso e ad identificare così le più efficienti opportunità terapeutiche.
- Metabolismo dell’insulina: l’insulino-resistenza è la condizione in cui l’organismo diminuisce la propria sensibilità all’azione dell’insulina, riducendo la capacità di rispondere a questo ormone e quindi la metabolizzazione del glucosio. In una profilazione genomica focalizzata su sovrappeso e obesità, è fondamentale l’analisi dei geni coinvolti nel metabolismo e nella sensibilità all’insulina: più la risposta insulinica è alta, maggiore è la difficoltà a perdere peso.
- Sensibilità ai grassi: studi clinici condotti su coorti molto ampie hanno permesso di verificare l’esistenza di correlazioni tra varianti genetiche del DNA e condizioni di maggiore sensibilità ai grassi. In soggetti portatori delle varianti genetiche sfavorevoli, l’organismo è predisposto ad ingrassare più facilmente rispetto alla media della popolazione.
- Metabolismo della leptina: la leptina è l’ormone che rappresenta lo stato delle riserve lipidiche dell’organismo e ha un ruolo centrale nella regolazione della spesa calorica e dell’appetito. La concentrazione di leptina è in grado di diminuire il senso della fame e aumentare la spesa energetica tramite la termogenesi adattativa. Polimorfismi genetici possono portare al fenomeno di leptino-resistenza ossia l’organismo diminuisce la propria sensibilità alla leptina, riducendo la capacità di controllare le riserve di grasso in risposta a questo ormone.
- Colesterolo e profilo lipidico: la presenza di polimorfismi genetici può influenzare il rapporto fra colesterolo LDL/HDL, noto come “bilancia lipidemica”. Se questo aumenta eccessivamente può rappresentare un fattore di rischio per la formazione della placca ateromasica e quindi lo sviluppo di malattie cardiovascolari. L’analisi biochimica evidenzierà lo stato di alterazione in atto.
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