Prelievi: falsi miti e buone pratiche

Gli esami del sangue e, più in generale, i prelievi di liquidi biologici sono strumenti estremamente utili per monitorare lo stato di salute del nostro organismo.

È importante sottolineare che soprattutto le tecniche per il prelievo ematico sono profondamente cambiate negli ultimi anni, grazie a percorsi formativi che hanno reso gli infermieri più esperti nel settore e grazie all’introduzione di nuovi dispositivi utili a facilitare i prelievi venosi.

Tuttavia, ancora oggi, persistono numerosi dubbi e domande in merito ai prelievi o alle giuste raccomandazioni da seguire prima e dopo l’esecuzione degli stessi.

Proprio per questo motivo, abbiamo creato il seguente articolo che ti aiuterà a fare chiarezza sui principali falsi miti e dubbi che circolano intorno ai prelievi:

una volta giunto/a alla fine, sarai in possesso di un quadro più chiaro su questa tematica.

Prelievi: qualche falso mito

Di seguito sono riportati i falsi miti più comuni.

Questa sezione ti aiuterà ad avere informazioni scientificamente valide e precise in merito ai prelievi.

"Gli aghi a farfalla sono più sottili e più sicuri degli aghi retti. Inoltre, consentono di cambiare la provetta senza smuovere l’ago all’interno della vena, evitando quindi traumatismi ed ematomi

È un falso mito. Non esistono evidenze scientifiche a tal riguardo.

Inoltre, è il calibro (Gauge) a determinare il diametro dell’ago. Ogni colore corrisponde a un calibro, quindi aghi e butterfly (ago a farfalla) dello stesso colore, hanno uguale diametro.

Oltre al Gauge, bisogna poi considerare la lunghezza. A stesso calibro, possono corrispondere diverse lunghezze, misurate in pollici o millimetri.

Il butterfly è più corto. Il vantaggio che può essere attribuito al butterfly è la maneggevolezza e l’affilatezza della punta, che si traduce in un minor dolore percepito dal paziente.

L’utilizzo di questo ago, tuttavia, viene riservato ai pazienti con patrimonio venoso scarso, fragili o con belonefobia (paura dell’ago e degli oggetti taglienti).


"Prima di effettuare il prelievo ematico posso bere caffè o tè non zuccherato. Inoltre, per alcune tipologie di esami non è richiesto il digiuno

È un falso mito. È necessario mantenere costanti le abitudini alimentari fino al giorno del prelievo, astenendosi completamente dall’assunzione di cibo e qualunque bevanda per le 9-12 ore precedenti allo stesso.

Infine, un monito anche in ambito di integratori alimentari.

Nei pazienti che assumono biotina (vitamina B8) ad alto dosaggio, il prelievo deve essere eseguito ad almeno 24-48 ore dall’ultima somministrazione.


“Prima di sottopormi a un prelievo ematico posso fumare, fare sport e assumere farmaci

È un falso mito: è consigliato astenersi dal fumo di sigaretta (o altro) nelle 4-6 ore precedenti al prelievo e astenersi da qualsiasi tipo di attività fisica, soprattutto se intensa e di lunga durata, nelle 24-48 ore precedenti al prelievo.

Allo stesso modo, prima del prelievo, è consigliato evitare l’assunzione di farmaci, tranne nel caso di farmaci indispensabili o “salvavita”.


“Vedo tante provette: mi stanno prelevando tanto sangue!

Spesso il paziente è impressionato dal numero di provette che vede preparare all’infermiere. In realtà il sangue che viene prelevato equivale ad un massimo di per provetta.


“Non ho vene visibili, quindi non ne ho per poter effettuare il prelievo

Questo è un altro falso mito.

Spesso il paziente non percependo vene visibili ha la sensazione di non avere un buon patrimonio venoso. In realtà non averle visibili non è significativo. Le vene, infatti, vengono apprezzate attraverso la palpazione del sito.


“In un Punto Prelievi posso solo eseguire prelievi di sangue”

Non è proprio così.

All’interno di un Punto Prelievi puoi sicuramente eseguire prelievi di sangue o richiedere esami di feci o urine, ma, in alcuni Punti Prelievo SYNLAB, puoi anche svolgere altre prestazioni come ad esempio tamponi vaginali, cervicali o uretrali o Pap Test.

Quest’ultimi risultano particolarmente utili per la ricerca di infezioni genitali, tra cui le Infezioni Sessualmente Trasmissibili (come Clamidia, Gonorrea, Tricomoniasi) e le lesioni da HPV.

Questi esami ti torneranno utili nel rintracciare tempestivamente infezioni batteriche o virali, permettendoti di trattarle evitando complicanze.


Prelievi: qualche consiglio e buone pratiche

Di seguito sono riportati alcuni consigli e raccomandazioni che potranno tornarti utili al momento di un prelievo.

“Non ho mai eseguito un prelievo venoso: cosa devo aspettarmi?”

Se è la prima volta che effettui un prelievo di sangue, ecco cosa devi aspettarti:

• Una volta arrivato/a in accettazione, al fine dell’identificazione, ti verranno chiesti i principali dati personali, nonché codice fiscale e ti verranno consegnate le indicazioni per il ritiro referti e le etichette per l’infermiere che effettuerà il prelievo.
• Attendi qualche istante ed entra nel box prelievi quando è il tuo turno.
• Lascia le etichette all’infermiere e, se sei spaventato dal prelievo, parlane con l’operatore.
• Una volta terminato, segui le indicazioni dell’infermiere.

“C’è una postura specifica da tenere per eseguire il prelievo?”

Di norma, il prelievo si esegue in posizione seduta (in specifiche condizioni, può essere necessaria la posizione supina), dopo che il paziente è rimasto in questa posizione per almeno 5-10 minuti.

“Ho la vena piccola, ogni volta fanno fatica a trovarmela. Come devo comportarmi?”

Fai presente questa condizione all’infermiere che effettuerà il prelievo. I nostri operatori saranno capaci di rassicurarti e valutare il patrimonio venoso di entrambe le braccia, in modo da poter individuare la vena idonea all’esecuzione del prelievo.

“Come posso evitare il livido dopo il prelievo?”

Dopo il prelievo, è raccomandato tenere il batuffolo di cotone fornito dall’infermiere premuto sulla zona della puntura, mantenendo il braccio teso. Ciò permette ai tessuti un rapido ritorno all’integrità, evitando la formazione dell’ematoma. Si consiglia anche, per almeno 30 minuti, di non compiere sforzi e non sollevare pesi con il braccio che ha subito la puntura. Inoltre, risulta utile astenersi da attività sportiva che coinvolga gli arti superiori, per almeno 3 ore.

“Se il prelievo mi spaventa cosa devo fare?”

La paura del prelievo è abbastanza comune, anche nell’adulto. Di seguito, 5 consigli per affrontarlo:

1- Fatti spiegare la procedura del prelievo dall’infermiere
2- Fatti accompagnare da una persona amica, che ti attenderà al di fuori del box prelievi
3- Condividi con l’infermiere la tua paura
4- Distogli lo sguardo o chiudi gli occhi
5- Respira e complimenti: hai già finito!

Ricorda che per qualsiasi domanda o necessità in merito ad un prelievo imminente, puoi sempre richiedere informazioni al nostro Personale SYNLAB delle diverse Assistenze Regionali. Per i contatti, clicca qui.

Direttore Medico: Prof. Maurizio Ferrari (CMO)
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